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Affidabilità giapponese, il report ADAC sfata un mito

Affidabilità giapponese messa in discussione dal report ADAC 2024: le auto elettriche dimostrano una maggiore robustezza.

Emerse problematiche, come guasti alla batteria di avviamento. Anche Toyota corre ai ripari per garantire standard di qualità. Il mondo dell’automobile è in continua evoluzione e le percezioni riguardanti l’affidabilità dei vari marchi si stanno trasformando.

Recentemente, un report dell’ADAC, l’Automobil Club tedesco, ha fornito dati sorprendenti che sfatano alcuni miti sull’affidabilità delle auto giapponesi, in particolare quelle del marchio Toyota, tradizionalmente considerato un simbolo di robustezza e qualità.

Affidabilità delle auto elettriche

Il report ha analizzato oltre 3,6 milioni di interventi di soccorso stradale, rivelando conclusioni significative non solo per i marchi giapponesi, ma anche per il crescente segmento delle auto elettriche.

Le auto elettriche si stanno affermando come una scelta sempre più affidabile. Dallo studio emerge che i veicoli elettrici registrano solo 3,8 guasti ogni 1.000 veicoli nella fascia d’età compresa tra i 2 e i 4 anni, un dato notevolmente inferiore rispetto ai 9,4 guasti per ogni 1.000 veicoli a combustione interna. Questa differenza non solo sottolinea l’affidabilità delle auto elettriche, ma evidenzia anche che i costi di manutenzione per queste vetture sono generalmente più bassi, grazie a una meccanica meno complessa e a un numero ridotto di parti mobili.

Cresce l’affidabilità delle auto elettriche, ecco cosa dicono i report (flopgear.it)

Uno degli aspetti più interessanti emersi dal report riguarda le cause dei guasti. La batteria di avviamento è la principale responsabile di problemi, con un’incidenza del 44,9%. Altri guasti frequenti includono quelli al motore (22,1%) e malfunzionamenti di sistemi secondari come generatori e illuminazione, che incidono per il 10,6%. È sorprendente notare che, nonostante i progressi tecnologici, alcune componenti tradizionali continuano a rimanere vulnerabili, suggerendo una necessità di innovazione in questi ambiti.

Modelli più e meno affidabili

Il report ha anche identificato i modelli più e meno affidabili sul mercato. Tra i veicoli che si sono distinti per la loro affidabilità troviamo la BMW i3, la Dacia Dokker, la Mitsubishi ASX e la Suzuki Ignis. Tuttavia, il marchio Toyota, che ha dominato le classifiche di affidabilità per anni, ha visto alcuni dei suoi modelli recenti, come la Yaris, la Yaris Cross, il C-HR e il RAV4, deludere le aspettative. In particolare, la Toyota C-HR del 2020 ha registrato un allarmante numero di 63,1 guasti ogni 1.000 veicoli, un dato che ha suscitato preoccupazione tra gli appassionati e i potenziali acquirenti.

In risposta a questi risultati, Toyota ha avviato una serie di misure correttive, come l’implementazione di batterie più performanti per modelli come la Yaris e il Yaris Cross, e l’introduzione di sistemi di monitoraggio tramite app per prevedere e prevenire guasti. Queste iniziative dimostrano l’impegno del marchio nel mantenere e rafforzare la fiducia dei consumatori, cercando di risolvere i problemi emersi e migliorare la qualità complessiva dei suoi veicoli.

Nel settore delle utilitarie, la Fiat Panda continua a brillare come un modello di affidabilità, mentre modelli come la Hyundai i10 (2017-2019) e la Ford Kuga (2020-2021) hanno ottenuto risultati deludenti. Questo evidenzia come la competizione nel mercato delle auto economiche sia sempre più serrata e come ogni marchio debba costantemente innovare per rimanere competitivo.

Il report ADAC analizza un campione di 159 modelli di 20 marchi diversi, immatricolati tra il 2015 e il 2022, offrendo una guida preziosa per i consumatori alla ricerca di veicoli affidabili e per i costruttori che desiderano migliorare i propri prodotti. La crescente affidabilità delle auto elettriche e le sfide affrontate da marchi storici come Toyota pongono interrogativi importanti sul futuro del settore automobilistico, suggerendo che l’innovazione tecnologica sarà fondamentale per mantenere alti standard di qualità e soddisfazione del cliente.

Rocco Grimaldi

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