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Altro che dominio auto, adesso la Cina trema: UE e USA festeggiano

problema auto cinaNovità auto (www.flopgear.it)

Questo compromesso, seppur necessario, ha creato malumori interni all’azienda, spingendo il management a riflettere su una nuova strategia.

Nel panorama sempre più competitivo della mobilità elettrica, Mazda si prepara a una svolta significativa. Dopo anni di collaborazioni con produttori cinesi, in particolare con Changan per lo sviluppo della berlina elettrica 6e, la casa automobilistica giapponese ha deciso di invertire rotta e puntare tutto su una produzione interna dei propri veicoli elettrici (EV). A dichiararlo è stato Ryuichi Umeshita, direttore della tecnologia di Mazda, che ha annunciato la fine delle sinergie con la Cina e l’avvio di un ambizioso progetto di sviluppo indipendente.

La fine della partnership con i produttori cinesi

Negli ultimi anni, Mazda ha subito non poche difficoltà nel passaggio verso l’elettrificazione, soprattutto per il suo approccio “artigianale” che prevede un forte controllo interno su ogni fase della progettazione e produzione. La collaborazione con Changan aveva permesso di superare alcune barriere ingegneristiche, dando vita alla Mazda 6e, una berlina elettrica apprezzata per la qualità ma che ha segnato una certa perdita di autonomia tecnica per il marchio.

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Mazda dice basta ai partner cinesi (www.flopgear.it)

Questo compromesso, seppur necessario, ha creato malumori interni all’azienda, spingendo il management a riflettere su una nuova strategia che possa restituire a Mazda il pieno controllo su tecnologie e innovazioni. Umeshita ha spiegato che la partnership con i cinesi non diventerà più una prassi, sottolineando la volontà di tornare a una produzione totalmente interna, che rispecchi appieno i valori e la filosofia del brand.

Per realizzare questo ambizioso piano, Mazda ha stanziato un investimento di circa 10 miliardi di dollari, destinato a finanziare la realizzazione di una nuova piattaforma elettrica completamente sviluppata internamente. Questa iniziativa prevede la creazione di un team specializzato, denominato E-Mazda, che avrà il compito di progettare, ingegnerizzare e produrre i futuri modelli EV della casa.

L’obiettivo è chiaro: restituire a Mazda quella “artigianalità” e quel controllo tecnico che hanno contraddistinto il marchio per decenni, ma aggiornandoli alle esigenze moderne della mobilità sostenibile. Si tratta di un passo fondamentale per distinguersi in un mercato sempre più affollato, dove la qualità e l’identità di marca sono elementi chiave per la fidelizzazione dei clienti.

Sebbene non siano stati ancora ufficializzati i modelli che nasceranno sulla nuova piattaforma, le anticipazioni lasciano immaginare una gamma che comprenderà le controparti elettriche di successo come la Mazda2 e la Mazda3. La recente presentazione del concept Mazda Vision X-COMPACT sembra confermare questa direzione, suggerendo un futuro dove le vetture compatte e urbane elettriche saranno protagoniste.

La strategia di Mazda si basa dunque su un equilibrio tra innovazione tecnologica e rispetto della propria tradizione, evitando di affidarsi a collaborazioni esterne che possano indebolire l’identità del marchio. Questo approccio dovrebbe anche garantire una maggiore indipendenza nelle scelte strategiche e una più efficace gestione della catena produttiva.

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