La produzione di automobili in Italia è una problematica tutt’altro che banale, e potrebbe essere risolta da un produttore a sorpresa.
La produzione di automobili in Italia tiene banco. Per il momento, infatti, giungere a una soluzione effettiva e concreta è tutto tranne che semplice.
Il Governo italiano pretende di tornare a produrre almeno un milione di automobili, cosa che non avviene da fin troppo tempo. Gli accordi con Stellantis, però, non sono esattamente giunti ad un passo dall’essere stati raggiunti. Le cose però potrebbero cambiare grazie a un nuovo marchio pronto ad investire concretamente nel nostro Paese.
Ansa, agenzia di stampa, ha riportato che BYD – colosso cinese dell’auto – sarebbe stata contattata direttamente dal Governo italiano per produrre automobili e avviare così facendo una collaborazione. Michael Shu, CEO di BYD Europe, ha ammesso durante un’intervista a Bloomberg (al Salone dell’Automobile di Ginevra) che sono state avviate alcune discussioni in merito. Dopo che Stellantis ha accennato alla possibilità di spostare parte delle sue operazioni in Paesi a basso costo, Giorgia Meloni e colleghi hanno pensato di attrarre un nuovo importante produttore automobilistico in Italia.
Inizialmente si pensava che questi potesse essere Toyota, ma adesso si alzano di molto le quotazioni di BYD. Secondo quanto riferito da Bloomberg, il ministro dell’Industria Adolfo Urso ha dichiarato che l’arrivo di un secondo produttore sarebbe “un’iniziativa su cui stiamo lavorando da mesi, con incontri significativi con partner stranieri”. BYD ha dichiarato che “tutte le nostre azioni sono orientate verso la localizzazione”.
Questa mossa, ancora del tutto da confermare e da implementare, aprirebbe ad una maggiore concorrenza per i costruttori automobilistici europei (soprattutto per Volkswagen, Stellantis e Renault che operano nel competitivo segmento del mercato di massa). Nel frattempo, comunque, il Governo italiano potrebbe aver già deciso una partnership con il colosso dell’elettrico tanto in Cina quanto nel resto del mondo.
Si tratterebbe di una collaborazione di straordinario livello, soprattutto perché parliamo di una società capace di mettere non poco i bastoni fra le ruote a Tesla nel 2023. Tale iniziativa potrebbe lasciare davvero poche chance a Stellantis, ma allo stesso tempo sbrogliare una situazione che davvero definire delicata per il nostro Paese è pure poco. La necessità di produrre un determinato numero di auto, in un modo o nell’altro, potrebbe portare a una rottura definitiva con il Gruppo italo-francese.
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