La riforma è al vaglio, ecco i dettagli sui contributi e su quando potrebbe entrare in vigore. Occhio alle novità e alle limitazioni.
L’Italia si prepara a dare una scossa al mercato automobilistico. Dopo le polemiche relativi ai ritardi sugli incentivi, e i dati negativi di Fiat, che per la prima volta è scesa dal gradino più alto della classifica di auto vendute nel mese di dicembre 2023 dal 1928, il governo è pronto a varare la riforma.
Gli incentivi, però, riguarderanno anche le auto usate e le Euro 5. Una novità annunciata da Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, in un’intervista a Quattroruote. “Il decreto prevede che alle persone fisiche che acquistano, anche in locazione finanziaria, auto usate con emissioni fino a 160 g/km di CO2, con un prezzo fino a 25mila euro, sarà riconosciuto un contributo di 2mila euro se è contestualmente rottamata una vettura di classe fino a Euro 4″, ha dichiarato Urso pochi giorni prima dell’incontro con le associazioni di settore.
Incentivi destinati anche alle Euro 5, per chi avrà un Iste inferiore a 30mila euro a fronte dell’acquisto di un’auto elettrica o ibrida, con emissioni fino a 60 g/km.
Le date dell’entrata in vigore della riforma non si sanno ancora. Quello che è certo è che l’1 febbraio verrà illustrato il suo contenuto alle associazioni di categorie. Da quel momento sarà necessaria la firma del presidente del Consiglio, il vaglio della Corte dei Conti e poi la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Operazione che dovrebbe richiedere alcune settimane, per cui è plausibile che il tutto si concluderà a marzo 2024.
Di che incentivi si parla, però? A quanto pare i contributi andranno da un minimo di 1500 euro per le auto nella fascia di emissioni che va da 61 a 135 g/km (quindi le auto termiche e ibride dei segmenti A, B o C), con la rottamazione obbligatoria di una vettura fino a Euro 4, ad un massimo 13.750 euro per l’acquisto di una vettura elettrica da una persona fisica con Idee inferiore a 30mila euro e la rottamazione di una vettura Euro 0, 1 o 2.
Il governo italiano si prepara, dunque, ad una svolta per il mercato dell’automobile. Il settore è in crisi e necessita di una svolta. Attenzione ai prossimi mesi perchè potrebbe essere il momento gusto per acquistare un’auto.
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