Arriva finalmente una bella notizia per quanto riguarda gli autovelox in Italia: gli automobilisti possono tirare un sospiro di sollievo
Il Governo sta per varare una nuova misura che di certo potrà portare a benefici sul tema delle multe selvagge che scaturiscono dall’uso a volte improprio degli Autovelox.
Il rispetto dei limiti di velocità è uno degli aspetti più importanti quando si parla di sicurezza stradale. Sin qui nulla da dire. Al contempo però l’utilizzo degli Autovelox si è rivelato spesso oggetto di critica e discussioni per una serie di aspetti contestabili con postazioni non ben segnalate e una collocazione arbitraria dei dispositivi.
I Comuni hanno spesso fatto cassa grazie a questo tipo di “manovre”, incontrando l’ira degli automobilisti. Il problema non si è riscontrato solo nelle arterie extra urbane, ma anche all’interno delle città, dove è più basso il limite da rispettare. In teoria gli autovelox potrebbero essere utilizzati solo nelle strade ad alta percorrenza, ma ultimamente li abbiamo visti davvero dappertutto.
Ora però la situazione potrebbe cambiare. Nelle intenzioni del Governo c’è infatti sì un giro di vite per le infrazioni più gravi ma anche uno stop all’uso selvaggio delle “macchinette”, solo per fare cassa. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini è stato piuttosto chiaro in materia e ora si sta passando ai fatti.
Salvini ha preannunciato l’arrivo di un decreto restrittivo a marzo che riguarderà il piazzamento degli autovelox. Si procederà verso una direzione di salvaguardia dei cittadini, con i dispositivi che non potranno essere posizionati ovunque ma solo in alcune zone specifiche.
Previsto, pertanto, il divieto all’uso di autovelox nelle strade con limiti di velocità inferiori ai 50 km/h, dando così seguito alle affermazioni del Ministro Salvini contro le “zone 30” in vigore in alcune città con Bologna capofila.
Al momento il Codice della Strada prevede che gli autovelox possono essere posti in qualunque strada comunale se segnalati da cartelli che li precedono di almeno 80 metri. Tra l’altro non richiedono nemmeno la presenza obbligatoria della pattuglia, ma devono essere solo ben visibili. Ad oggi sono in media 23 ogni mille chilometri, un dato che rende l’Italia la nazione europea con il maggior numero di dispositivi installati.
Lo scopo è evitare che ci siano dispositivi soprattutto in zone in cui i limiti variano improvvisamente, per svariati motivi, traendo in inganno chi guida.
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