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Dramma benzina, i prezzi toccano vette mai viste prima: ride solo lo Stato

La benzina ed il gasolio continua ad aumentare ai distributori: i nuovi prezzi sono altissimi e lo Stato guadagna

Il prezzo della benzina continua a salire vertiginosamente. Nelle ultime settimane, complici le situazioni di alta tensione nel Medio Oriente, il prezzo al distributore ha raggiunto nuovi livelli di attenzione. In Italia, colpa delle accise, gli automobilisti sono costretti a pagare il carburante una cifra ben più alta di molti altri cittadini europei.

I prezzi della benzina salgono al distributore (Ansa Foto) – Flopgear

In questi giorni, dicevamo, è un aumento continuo: al self, la benzina in molti distributori ha toccato 1,913 euro al litro, in altri ha addirittura lambito i 2 euro al litro. Il diesel, invece, è salito a 1,811 euro al litro. Il servito, invece, è ormai proiettato verso i 2,050 euro al litro mente il diesel si attesta a 1,950 euro/litro. A 0,715 euro/litro il Gpl ed il metano a 1,323 euro/kg.

In autostrada è ancora peggiore la situazione: il servito a 2,249 euro al litro contro i 1,950 euro/litro del self ma in alcuni distributori ha sfondato anche quota 2,5 euro al litro. Il diesel self è a 1,909 euro/litro contro i 2,175 euro/litro per il servito e la situazione non è migliore per Gpn e metano rispettivamente a 0,850 euro/litro e 1,472 euro/kg.

Insomma, un vero e proprio salasso, soprattutto per quegli automobiisti costretti per esigenze lavorative a dover utilizzare i mezzi privati. Senza dimenticare gli autotrasportatori, con un effetto domino che si ripercuote anche sui prezzi dei generi alimentari.

Benzina, i nuovi prezzi e gli incassi dello Stato

Se gli automobilisti sono sempre più in difficoltà, a ridere è lo Stato. Per ogni pieno di carburante, i 2/3 vanno via in Iva ed accise, con la tassazione più alta ogni qualvolta il prezzo alle pompe sale. Al momento in Italia 1,071 euro vanno via in imposte allo Stato per ogni litro di benzina acquistato. E sono 3,2 i miliardi di euro di tasse allo Stato derivanti dai carburanti.

Aumento del prezzo della benzina e del gasolio: ride lo Stato (Ansa Foto) – Flopgear

Lo Stato, di fatto, utilizza questi soldi per pagare in primis le pensioni, sia quelle di invalidità che quelle “normali” e tanti altri servizi. E, come detto, è notevole lo svantaggio nei confronti degli altri cittadini europei. Se in Italia la media è di 1,9 al litro per quanto riguarda la benzina nella prima settimana di aprile, la media europea è di 1,801 euro/litro. Ben il 5,5% in più che diventa 6% con riferimento al diesel. Numeri che di fatto fanno spendere agli italiani 5 euro in più rispetto agli altri europei per ogni pieno.

Giancarlo Spinazzola

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