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Dramma Tesla, pericolo di morte: l’avviso fa tremare i clienti

Arriva un clamoroso avvertimento per tutti coloro che utilizzano il marchio Tesla e stanno rischiando la loro vita non sapendolo: non si può più fare

I clienti del brand americano sono sempre di più in tutto il mondo, appassionati di una tecnologia difficile da trovare in altri modelli. Bisogna però fare massima attenzione a questo particolare per non rischiare di morire.

Cosa non fare mai con le ricariche Tesla (FlopGear.it)

 

Il marchio Tesla, seppur con qualche difficoltà nelle vendite degli ultimi due trimestri, rimane sempre il numero uno per quanto concerne l’elettrico statunitense. L’offensiva della Cina è iniziata ormai da tempo, con diversi brand che hanno conquistato larghe fette di mercato, ma arrivare agli standard garantiti da Elon Musk non è impresa semplice per nessuno. Le sue vetture elettriche sono certamente particolari e “funzionano” in modo differente, un po’ come avviene per gli iPhone della Apple rispetto al restante universo degli smartphone.

Uno degli aspetti che fa la differenza nel mondo Tesla sono ad esempio le ricariche ultrafast, che possono essere utilizzate anche dai clienti di altre case automobilistiche pagando un abbonamento o una tariffa extra. Proprio a proposito di Supercharger e cose del genere, c’è da fare la massima attenzione alla propria sicurezza personale in uno specifico frangente. Si perché negli Usa si è diffuso un trucco pericolosissimo che riguarda il rifornimento di energia e il tentativo di massimizzare la carica. Vediamo di cosa si tratta.

Supercharger Tesla, il trucco del panno bagnato è rischiosissimo: cosa bisogna evitare di fare

Gli automobilisti americani, per massimizzare la velocità di ricarica del proprio veicolo stanno utilizzando ai Supercharger uno straccio bagnato. Si avete capito bene. Mettendo quest’ultimo sull’impugnatura del cavo (le maniglie), la velocità schizza da 58 kW a 119 kW.

L’avviso preoccupa i clienti di Tesla (FlopGear – Pixabay)

 

Out of Specs Studios lo ha dimostrato, lasciando tutti basiti. Questo però è rischiosissimo, come dichiarato anche da una nota di Tesla: “Mettere un panno umido sulle impugnature dei cavi del Supercharger interferisce con i monitor della temperatura. Creando il rischio di surriscaldamento o danni”.

Secondo poi quanto specificato dalla casa automobilistica a stelle e strisce non aumenterebbe nemmeno la velocità di ricarica, ma qui i dati sembrano essere discordanti. La gestione termica è una parte importante della ricarica rapida, come specificato da Electrek. Il passaggio di corrente elettrica ad alta intensità nei cavi crea molto calore e tenere le temperature basse può ovviamente aiutare, ma risulta rischioso per la salute e per il funzionamento delle batterie e delle stazioni.

Il sistema pensa di poter inviare più corrente perché i sensori percepiscono qualche grado di meno grazie alla refrigerazione del panno bagnato o umido. Si “inganna” la piattaforma ma si corrono dei pericoli davvero inimmaginabili. Con l’elettrico non si scherza.

Angelo Papi

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