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Fiat, lo storico stabilimento passa ai cinesi? Ipotesi clamorosa per l’Italia

La Cina potrebbe mettere le mani sullo storico stabilimento di casa FIAT. Si fa avanti uno scenario impensabile sino a poco tempo fa. 

Nell’ultimo periodo il destino degli stabilimenti italiani e dell’industria dell’automotive del nostro paese ha tenuto banco e preoccupato non poco istituzioni e lavoratori. La politica di Stellantis, principale produttore nel territorio, è stata bersagliata dalle polemiche per la decisione di spostare numerosi investimenti e attività all’estero (una scelta indirizzata dalla necessità di abbassare i costi di produzione per competere in un mercato sempre più competitivo).

Lo stabilimento FIAT diventa cinese (Flopgear)

Dell’universo del gruppo fanno parte alcune delle aziende più importanti del made in Italy, tra cui la FIAT. Proprio per questo anche il governo è intervenuto sulla questione, e da tempo è in corso una “querelle” a distanza con la holding, nella quale nonostante la parziale schiarita degli ultimi giorni ognuno continua a rivendicare le proprie posizioni.

Stellantis ha ribadito la volontà di continuare a puntare sull’Italia, ma nonostante questo il governo italiano continua a guardarsi intorno e non ha nascosto l’intenzione di volere affiancare alla holding un altro importante produttore per dare nuova linfa all’industria automobilistica del nostro paese e raggiungere gli obbiettivi prefissati in termini quantitativi (tra Stellantis e il governo il target è stato condiviso ad un milione di auto entro il 2030). Una nuova notizia in tal senso potrebbe riguardare uno storico stabilimento FIAT.

Lo stabilimento FIAT diventa cinese?

Il legame tra la FIAT e l’Italia è ultracentenario, e l’influenza dell’azienda nel nostro paese e sul territorio è senza pari. Nel corso del tempo, le attività del marchio si sono evolute (sino a spostarsi anche verso il mercato internazionale), e in molti casi spostate.

Termini Imerese ai tempi d’oro della FIAT (AnsaFoto) – Flopgear

E’ il caso dello stabilimento di Termini Imerese, in Sicilia, per anni roccaforte della casa torinese e poi abbandonato dall’azienda e ceduto a Bluetec. Da oltre 13 anni la fabbrica è inattiva e dismessa, ma presto potrebbe tornare a prendere vita e passare in mano….della Cina. Le aziende del Paese del Dragone stanno crescendo a dismisura e stanno via via prendendo piede sul mercato internazionale. Sono sempre di più quelle che stanno provando ad inserirsi con più facilità in Europa spostando parte delle proprie attività nel continente.

Tra i tanti siti attualmente inoperativi che starebbero revisionando ci sarebbe anche la storica fabbrica FIAT, che per la gioia del governo potrebbe essere rimessa in sesto. Oggi la proprietà è di Pelligra, che la ha avuta in cambio di 8,5 milioni di euro, ma presto potrebbe passare di mano.

Come confermato anche dallo stesso ministro del Made in Italy Adolfo Urso in una intervista a La Gazzetta di Sicilia, Termini Imerese fa gola a molte aziende per la sua storia e le sue risorse, ed ha ancora tutte le carte per potere produrre auto di qualità. Non resta che seguire gli sviluppo e capire se davvero il governo troverà il suo nuovo costruttore. L’esecutivo però ha già messo le mani avanti: l’importante è che auto, componenti e progettazione siano rigorosamente made in Italy.

Beatrice Canzedda

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