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General Motors, chiusa l’indagine sulle cinture di sicurezza: “Perché richiamati milioni di veicoli”

Dopo cinque anni di indagini, le autorità statunitensi per la sicurezza automobilistica hanno finalmente chiuso il caso relativo ai guasti riscontrati nelle cinture di sicurezza di alcuni modelli SUV della General Motors.

Questa decisione arriva come conseguenza diretta dell’estensione della copertura in garanzia assicurata dalla casa automobilistica, un passo avanti significativo che ha permesso di risolvere definitivamente il problema.

Chiusa indagine su cinture di sicurezza (FlopGear.it)

La questione ha avuto origine nel 2014 quando General Motors si è vista costretta a richiamare oltre 1,3 milioni di SUV di medie dimensioni. Il motivo? Un cavo d’acciaio flessibile, incaricato di collegare le cinture di sicurezza ai sedili anteriori esterni, poteva deteriorarsi nel tempo compromettendo la capacità delle cinture stesse di trattenere i passeggeri in caso d’incidente.

I concessionari erano stati incaricati della sostituzione dei pretensionatori delle cinture addominali e dell’ispezione del cavo per verificare eventuali danneggiamenti a un manicotto protettivo. In presenza di danni, era necessaria la sostituzione del cavo con una nuova guaina e l’introduzione di un pezzo aggiuntivo per ridurre ulteriormente i danneggiamenti futuri.

General Motors: chiusa l’inchiesta sul malfunzionamento delle cinture di sicurezza

Nonostante gli sforzi iniziali da parte della General Motors per contenere il problema attraverso il richiamo dei veicoli interessati, nel 2019 l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Stradale degli Stati Uniti (NHTSA) ha avviato una nuova indagine a seguito della ricezione di quattro reclami riguardanti il mancato funzionamento delle cinture nei SUV coinvolti. Questa mossa ha spinto GM a prendere ulteriori misure correttive.

L’inchiesta su General Motors (FlopGear.it)

In risposta alle preoccupazioni sollevate dall’indagine NHTSA e dai reclami dei consumatori, General Motors ha deciso infine di estendere significativamente la garanzia sui cavi delle cinture fino a 12 anni o 180.000 miglia (circa 300mila km) dalla data originale d’acquisto del veicolo. Questa decisione rappresenta un impegno notevole da parte dell’azienda nell’affrontare e risolvere definitivamente il problema, garantendo così maggiore sicurezza ai propri clienti.

Grazie all’estensione della copertura in garanzia offerta da General Motors e alla sua proattività nel gestire questa problematica critica legata alla sicurezza dei suoi veicoli, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Stradale degli Stati Uniti ha potuto chiudere con successo l’indagine quinquennale. Questo risultato sottolinea l’importanza della collaborazione tra produttori automobilistici e organizzazioni governative nella tutela del benessere e della sicurezza dei consumatori sulle strade.

flopgear.it

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