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Il carburante del futuro, bastano oggetti di uso comune: scoperta sconvolgente

Il carburante tradizionale ha visto impennare i propri costi, ma ora c’è una soluzione ecologica che può cambiare tutto.

Non basta solo l’elettrico per fare in modo che il mondo diventi un luogo meno inquinato, ma è necessario cercare anche una serie di altre strade che possano abbattere le emissioni di CO2. Questo è un processo di straordinaria importanza, visto come siano divenuti sempre più frequenti anche casi di fenomeni atmosferici poco comuni in certe zone d’Italia in passato.

Carburante del futuro (flopgear.it)

L’elettrico è indubbiamente il sistema che permette di abbassare sensibilmente l’inquinamento nel momento in cui si è in strada, ma purtroppo presenta degli intoppi per quanto concerne la fabbricazione e lo smaltimento. Le batterie infatti non sono del tutto a impatto zero, il che sta comportando diverse critiche nei loro confronti.

Ecco perché gli studiosi stanno cercando delle vie alternative in questo senso e il tutto sta portando a utilizzare per produrre carburante anche quelli che si possono considerare come dei semplici strumenti comuni. Dagli USA è giunto dunque una delle più grandi rivoluzioni degli ultimi anni, con la notizia che ha lasciato di sasso tutti.

Nuovo carburante al MIT: ecco come nasce

A quanto pare le lattine di alluminio possono diventare un inatteso alleato per l’ambiente, perché è proprio grazie a loro che diventa possibile dare vita a un nuovo carburante eccezionale. Il tutto infatti deve essere mischiato con l’acqua di mare, facendo in modo che il pellet di alluminio che è pretrattato, diventi grande come un piccolo sasso, e poi venga mischiato in un becher pieno di acqua di mare.

Nuovo carburante (MIT Press Media – flopgear.it)

In questo modo possono entrare in contatto i metalli presenti nelle lattine con gli ioni del sale, con questi che attraggono e recuperano la lega riutilizzando così il tutto come idrogeno. Questo permette così di dare luogo a un ciclo che sia sostenibile e permetta dunque di abbattere le emissioni di CO2.

Lo studio è avvenuto grazie ai ricercatori del MIT, ovvero il Massachussets Institute of Technology, con la ricerca che ora è pubblicata sulla rivista Cell Reports Physical Science. Inoltre c’è anche un altro elemento molto comune che aiuta il processo. Aggiungendo della semplice caffeina si ha così modo di accelerare il processo, con la produzione di idrogeno che passa così da 2 ore a soli 5 minuti. Un grande studio che garantisce così il riciclo di materiale e allo stesso permette di dare vita a un carburante che sia del tutto a impatto zero.

Francesco Domenighini

Sono Francesco Domenighini, sono nato a Brescia il 29/03/1995, e ho iniziato a scrivere con la pagina di calcio internazionale Footbola.it. Dal 2021 scrivo libri a tematica sportiva, in particolare di motori come "Le leggende della Formula 1" e "Ferrari: Storia di una passione rampante". A luglio uscirà il mio decimo libro "Mercedes: leggenda di una stella". Lavoro per Web 365 da gennaio 2022 e dal 2024 conduco la trasmissione "Zona 300", dedicata al mondo del motorsport, su Well Tv, canale 810 di Sky.

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