Dal 1 ottobre 2025, il Comune di Milano attuerà un’importante restrizione riguardante la circolazione di moto e scooter con motore a quattro tempi. Questa iniziativa segna un passo significativo nella lotta contro linquinamento atmosferico, estendendo le limitazioni già in vigore per i veicoli a due tempi, notoriamente più inquinanti. L’ordinanza comunale 273918/2024, che ha suscitato un acceso dibattito tra cittadini e amministratori, prevede che i veicoli con omologazione pre-Euro, Euro 1 ed Euro 2 non potranno più circolare. Tuttavia, questi veicoli avranno diritto a 50 ingressi gratuiti nell’Area B, mentre saranno completamente esclusi dall’Area C, che corrisponde al centro della città.
Secondo l’inventario regionale delle emissioni Inemar, fornito da Arpa Lombardia e aggiornato al 2021, i veicoli a due ruote Euro 0-2 contribuiscono al 7,5% delle emissioni totali di composti organici inquinanti, al 2,6% delle emissioni di PM10 e allo 0,5% di NOx (ossidi di azoto). Nonostante il contributo relativamente basso, la questione delle emissioni è seria. I veicoli a due ruote di classe Euro 2 e precedenti emettono significativamente più inquinanti rispetto ai modelli più recenti. Ad esempio, una moto Euro 3 inquina 6,5 volte in meno rispetto a una Euro 1 e quasi tre volte meno rispetto a una Euro 2. Pertanto, è evidente che i veicoli più vecchi sono responsabili di una porzione considerevole delle emissioni inquinanti, giustificando le scelte del governo locale.
Oltre all’impatto ambientale, la sicurezza è un altro aspetto importante da considerare. I veicoli a quattro tempi pre-Euro 3, con oltre vent’anni di vita, presentano problematiche legate alla sicurezza. Questi mezzi, spesso usurati e con dotazioni tecnologiche obsolete, possono risultare pericolosi in una città trafficata come Milano. Con 192.635 moto e scooter registrati, di cui 71.651 Euro 2 o precedenti, l’esclusione di questi veicoli dalla circolazione potrebbe favorire un rinnovamento del parco circolante, migliorando la sicurezza stradale.
Un altro punto di discussione riguarda le moto storiche. Alcuni sostengono che il provvedimento penalizzi i mezzi storici, ma i dati mostrano che solo lo 0,56% dei veicoli circolanti nella provincia di Milano è registrato come storico. Le moto storiche, per le quali sono previste deroghe specifiche, non saranno interessate dalle nuove restrizioni, che riguardano esclusivamente i veicoli più inquinanti immatricolati prima del 31 dicembre 2005.
La transizione verso veicoli a basse o zero emissioni è un obiettivo cruciale per le amministrazioni locali. Le decisioni impopolari, come il divieto di circolazione per i veicoli più inquinanti, sono necessarie per garantire un’aria più pulita e un ambiente migliore. Milano sta seguendo l’esempio di altre metropoli globali, dove le restrizioni sui veicoli a motore endotermico sono diventate una prassi per affrontare l’inquinamento urbano. Con il futuro che si prospetta, il 1 ottobre 2028 sarà un’altra data da tenere d’occhio, quando saranno messi al bando gli Euro 3 a quattro tempi, corrispondenti al 70% del parco circolante a due ruote.
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