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Non è una Hot Wheels, ma l’ultima creatura di Mini Cooper: gioiello senza tempo

L’ultima creatura firmata Mini Cooper sembra una Hot Wheels ma non lo è. Si tratta di un gioiello senza tempo

Il fascino delle vetture di un tempo resta inarrivabile. Per quanto le auto moderne siano super accessoriate e tecnologiche, estetica ed essenzialità del modelli d’antan fanno ancora battere il cuore. Questo Mini lo sa bene e, per la sua ultima produzione, ha deciso di ripescare dagli archivi un vecchio progetto datato addirittura 1983 dando vita ad una special.

La nuova Mini vi lascerà senza parole (Foto Ansa, repertorio) – Flopgear.it

Guardandola se ne viene rapiti all’istante anche perché la sensazione è quella di trovarsi davanti ad un modellino riprodotto in scala reale ed è proprio questo aspetto che nasconde il suo segreto. Il look infatti riprende, in tutto e per tutto quello di una Hot Wheels. In realtà, invece, ci troviamo di fronte a tutto fuorché ad un giocattolo bensì a un’auto con molte ambizioni.

Mini Mentley, restomod per divertirsi ma con una finalità nobile

Per definire la nuova Mini Mentley basta un solo vocabolo ovvero restomod, quel modo di rivedere automobili molto conosciute unendo tocchi di avanguardia ad altre caratteristiche più classiche, volte a non stravolgere l’essenza dell’originale. Vincitrice del Hot Wheels Legends Tour UK nel corso del Gravity Show svoltosi al NEC di Birmingham, questa Mini Mentley ha un obiettivo importante.

La volontà sarebbe quella di farla diventare un modellino in scala 1:64 della Hot Wheels, ma quello che apparentemente potrebbe sembrare un’idea bizzarra è invece un processo lungo e complicato da concretizzare. Va detto che l’ispirazione vera e propria viene dalla Bentley Speed 8 degli anni ’20 e che il suo terreno preferito è la pista più che la strada.

Il restomod della Mini Mentley – Flopgear.it

Ciò è possibile grazie ad un propulsore TVR V8 in grado di scaricare sull’asfalto fino a 320 cv e ad un cambio Range Rover con iniezione NOs tramite cui il passaggio da zero a 100 km/h riesce ad essere compiuto in appena tre secondi. In molti si stanno chiedendo da chi sia partita l’idea. Incredibilmente da tre musicisti che la stanno usando per finalità nobili, ovvero raccogliere fondi per Save The Children.

Dunque, non stiamo parlando di un’automobile da esposizione ma normalmente impegnata a spostarsi tra Germania, Francia e Italia. In grado di battere ben 180 concorrenti altrettanto agguerriti nel Regno Unito, ora si appresta a misurarsi con il mondo. L’attesa è tutta per le semi-finali in programma il 2 novembre, mentre la finale è programmata per l’11.

Chiara Rainis

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