L’olio da cucina al posto del diesel funziona davvero? A quanto pare sì, anche se non per lunghe distanze.
L’idea di utilizzare olio da cucina come carburante per motori diesel può sembrare un’opzione allettante, specialmente in un periodo di prezzi elevati per il gasolio. Il caro carburante presenta problematiche davvero notevoli, specialmente per quegli automobilisti che non appartengono al ceto medio-alto della società.
L’olio da cucina al posto del diesel: funziona, ma per poco (www.flogpear.it)
Ma è davvero possibile utilizzare l’olio da cucina come carburante? E quali sono le conseguenze a lungo termine per il motore? In questo articolo cercheremo di capire se e come funziona davvero. E, ovviamente, anche il risparmio garantito da questa alternativa conveniente (ma solo per quanto riguarda il breve periodo).
Negli ultimi anni, l’interesse per i carburanti alternativi è aumentato, e l’olio vegetale è emerso come una delle opzioni più discusse. Alcuni appassionati di auto e sostenitori dell’ecologia hanno testato con successo motori diesel più vecchi con olio vegetale. Tuttavia, i motori moderni, dotati di sistemi di iniezione avanzati e di controllo delle emissioni, sono molto più sensibili alla qualità del carburante.
L’uso di olio da cucina presenta diverse sfide:
Olio da cucina auto, funziona ma davvero per pochi chilometri, e i danni sono tanti (www.flopgear.it)
Un esperimento condotto più di vent’anni fa su una Volkswagen Golf II ha dimostrato che era possibile utilizzare olio vegetale nel serbatoio, ma solo dopo aver effettuato modifiche sostanziali, come l’installazione di un riscaldatore per l’olio. Nonostante il successo iniziale, la Golf II ha richiesto manutenzione costante e alla fine si è rivelato più conveniente utilizzare carburante tradizionale.
Un esperimento recente con una Volkswagen Golf V dotata di motore TDI ha mostrato che, inizialmente, il motore si avviava senza problemi utilizzando olio da cucina fresco. Tuttavia, dopo circa 4.000 km, sono emersi danni significativi, in particolare al turbocompressore, con segni di usura e depositi di carbone. I problemi principali includevano:
Se decidete di effettuare un test del genere, quindi, siate coscienti dei danni che la macchina (e il motore) potrebbe subire, oltre al fatto che un viaggio con l’olio da cucina includerebbe una percorrenza davvero estremamente limitata. Per quanto si psosa risparmiare, quindi, diciamo che è meglio spendere qualcosa in più e non perdere per sempre la propria vettura.
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