
Risarcimento Tesla (www.flopgear.it)
Una sentenza destinata a fare storia nel settore automobilistico e tecnologico italiano ha visto Tesla costretta a rimborsare un cliente.
Una sentenza destinata a fare storia nel settore automobilistico e tecnologico italiano ha visto Tesla costretta a rimborsare un cliente insoddisfatto del pacchetto Full Self-Driving (FSD), il software di guida autonoma avanzata dell’azienda statunitense. Questo caso rappresenta un evento raro e significativo, che potrebbe aprire la strada a ulteriori richieste di risarcimento da parte di altri utenti delusi dalle promesse non mantenute di Tesla.
La controversia sul pacchetto Full Self-Driving
Il contenzioso nasce dall’esperienza di un cliente, assistito dall’avvocato Marc Dobin, che ha acquistato nel 2021 il pacchetto FSD per la sua Tesla con l’obiettivo di offrire maggiore autonomia alla moglie, la cui mobilità era progressivamente ridotta. Il pacchetto, che in Italia è commercializzato con funzioni di livello superiore di Autopilot, si propone come un sistema di guida autonoma avanzato, ma di fatto non ha mai soddisfatto le aspettative del cliente. La promessa di una guida completamente autonoma, più volte ribadita da Elon Musk e dalla comunicazione ufficiale Tesla, si è scontrata con la realtà del prodotto, che richiede ancora la supervisione costante del conducente.

Il nodo della questione si concentra su due elementi fondamentali: da un lato, il funzionamento vincolato al sistema di Safety Score di Tesla, che blocca l’accesso alle funzionalità FSD se la guida dell’utente non risulta conforme a determinati parametri di sicurezza; dall’altro, la mancanza di trasparenza al momento dell’acquisto circa il fatto che il pacchetto funziona solo sotto controllo umano e non in modalità completamente autonoma come inizialmente promesso.
La decisione del tribunale ha accolto le ragioni dell’avvocato Dobin, riconoscendo che il pacchetto Full Self-Driving non ha corrisposto alle caratteristiche pubblicizzate e pertanto ha ritenuto giusto il rimborso di 10.000 dollari spesi per il software. Oltre alla somma principale, Tesla è stata condannata a coprire anche più di 8.000 dollari relativi alle spese legali sostenute dal cliente.
Questa sentenza crea un precedente fondamentale: fino a oggi, Tesla ha sempre rifiutato categoricamente di procedere con rimborsi legati al pacchetto FSD, nonostante il malcontento diffuso tra molti utenti che hanno segnalato ritardi, funzionalità mancanti o inefficaci e una comunicazione spesso ambigua. La decisione del tribunale segnala una possibile inversione di tendenza, offrendo agli utenti delusi la possibilità di avviare contenziosi simili per ottenere il rimborso dell’investimento effettuato.
Il pacchetto Full Self-Driving è disponibile da diversi anni e rappresenta il livello più avanzato del sistema di guida assistita Tesla. In Italia, viene commercializzato con un prezzo che si aggira intorno ai 7.500 euro, mentre negli Stati Uniti il costo può superare i 12.000 dollari. Il software promette una serie di funzioni che dovrebbero consentire una guida semi-autonoma, con capacità di navigare autonomamente su strade urbane, cambiare corsia, parcheggiare e gestire gli incroci senza intervento umano.