Roma Tre Orchestra celebra 20 anni con il ritorno del Sigfrido a Roma

Un concerto imperdibile per un anniversario speciale

Martedì 18 febbraio, alle ore 20.30, il Teatro Palladium di Roma ospiterà un evento di grande prestigio: la Roma Tre Orchestra festeggia vent’anni di attività con un concerto straordinario dedicato a Richard Wagner. In programma il terzo atto di “Sigfrido”, un’opera che torna nella Capitale dopo più di vent’anni. L’orchestra sarà diretta dal maestro Sieva Borzak, affiancata da un cast internazionale di solisti.

Un’istituzione che valorizza i giovani talenti

Dal 2005, la Roma Tre Orchestra (R3O) rappresenta un’importante realtà per i musicisti under 35, promuovendo la crescita artistica attraverso programmi innovativi. Questo concerto non è solo una celebrazione dell’anniversario, ma anche un’occasione per riaffermare l’impegno dell’orchestra nella promozione della musica classica.

“Sigfrido”, parte della celebre Tetralogia “L’Anello del Nibelungo”, mancava da Roma dal 2000. L’opera, tra le più iconiche della produzione wagneriana, viene riproposta in una versione di altissimo valore artistico e culturale.

Un evento che unisce musica e accademia

Alla serata parteciperanno importanti figure istituzionali, tra cui il Rettore dell’Università Roma Tre, Massimiliano Fiorucci, oltre a rappresentanti del panorama culturale e accademico. Lazio Experience dimostra ancora una volta il legame tra musica e formazione, sottolineando il valore educativo dell’arte musicale.

Le parole di Valerio Vicari

Il direttore artistico di Roma Tre Orchestra, Valerio Vicari, ha dichiarato:

“Fin dalla sua nascita, Roma Tre Orchestra ha puntato a offrire ai giovani musicisti un ambiente di crescita e a rinnovare il modo in cui la musica classica viene presentata al pubblico. Questo concerto rispecchia perfettamente la nostra filosofia: un repertorio di grande prestigio, un’esecuzione di alto livello e la volontà di coinvolgere un pubblico sempre più vasto. Celebrare i vent’anni di attività riportando Sigfrido a Roma è un onore e una grande responsabilità.”