Sergio Marchionne ha cambiato per sempre la storia dell’Alfa Romeo. Lo storico annuncio fa ancora oggi discutere
Cosa penserebbe Sergio Marchionne dell’attuale mondo dei motori? E’ una domanda che molti addetti ai lavori si sono posti da quando il compianto dirigente è prematuramente scomparso nel Luglio del 2018. Impossibile rispondere con certezza, ma certamente qualche segnale lo può dare guardare al passato, e in particolare all’avventura di Marchionne alla guida dell’Alfa Romeo.
Marchionne è stato senza dubbio tra coloro che hanno maggiormente rivoluzionato il mondo dei motori, c’è stato un prima e un dopo e parte importante di quello che è l’universo Stellantis oggi si deve anche a lui. Per quello che riguarda la FIAT, certo, ma anche e forse soprattutto l’Alfa Romeo. La casa milanese, infatti, è a detta dello stesso Marchionne uno dei progetti che il dirigente ha seguito con maggior sentimento e trasporto. “Non è un mistero che sia uno di quelli in cui sono più coinvolto” disse al tempo.
Sergio Marchionne (AnsaFoto) – Flopgear
Marchionne fu in prima linea per il rilancio del marchio Alfa Romeo, che da allora iniziò la rincorsa alla vetta del mercato premium, una vetta poi continuata sotto la guida di Stellantis, e che oggi vede il marcio come fiore all’occhiello del brand, e in completa ascesa (basti pensare al successo del SUV Tonale). Niente però sarebbe successo senza un giorno che cambià la storia recente dell’Alfa Romeo e non solo.
Era il 2015 quando l’Alfa Romeo presentò in esclusiva per la prima volta la nuova versione della iconica Giulia (che sarebbe arrivata sul mercato solo l’anno dopo). L’annuncio fu a dir poco in pompa magna. Non a caso, venne scelta la location del Museo storico Alfa Romeo di Arese per svelare il modello. Le note di Nessun dorma, che accompagnarono la presentazione, furono profetiche: vittoria era stata annunciata, vittoria è stata. Quel momento ha cambiato la storia recente dell’azienda.
Sergio Marchionne (AnsaFoto ) – Flopgear
“Il primo giorno di una nuova Alfa Romeo” lo definì Marchionne, che rivendicò l’identità Alfa Romeo e la ferrea volontà di riportarla alla luce. La Giulia nelle idee del dirigente era il compimento della storia del marchio, riportare alla luce quella che era la sua identità più profonda. “Dare voce alla vera Alfa Romeo era un dovere morale” disse.
La berlina ebbe un successo clamoroso. Lo stesso che Alfa Romeo e Stellantis sperano di ripetere tra due anni, quando arriverà sul mercato la nuova versione (elettrica) della Giulia. Nella speranza che ancora una volta sia il ponte tra il passato e il futuro del marchio.
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