Spotify interrompe il servizio e rimborsa i clienti. Quanto scritto è davvero accaduto, scopriamo cosa è successo nel dettaglio.
Spotify è utilizzatissimo in tutto il mondo. Il servizio di streaming, che offre musica e podcast a volontà, è da anni un’entità commerciale davvero apprezzatissima e rinomata a dir poco, tanto da diventare sponsor di altre società. Pensiamo, ad esempio, al club di calcio del Barcellona.
Insomma, quando pensiamo a Spotify parliamo davvero di un brand molto apprezzato in ogni angolo del globo. Ed è anche per questa ragione che la news che stiamo per raccontarvi ha fatto particolare rumore.
Ci riferiamo al fatto che il brand in questione è stato costretto a interrompere il proprio servizio, arrivando addirittura a rimborsare un sacco di clienti. Una situazione, questa, davvero incredibile e che merita un ulteriore approfondimento. Scopriamo allora cosa è accaduto nello specifico.
Spotify, nelle ultime ore, ha deciso di rimborsare i propri clienti che avevano deciso di acquistare Car Thing. Parliamo dell’accessorio da cruscotto per le automobili che, però, ha avuto davvero poco successo. E così, la società di streaming ne ha interrotto la produzione appena cinque mesi dopo il lancio; inoltre, ha annunciato di voler disattivare i dispositivi rimanenti a partire dal prossimo 4 dicembre.
Car Thing non era altro che uno schermo esterno a forma di telecomando legato all’app di spotify installata sul telefono di un conducente, che sarebbe dovuto essere utile per tutte quelle persone non fornite di auto dotate di Android Auto e Apple CarPlay. In verità, però, è stato solo un grande flop commerciale. La concessione in questione è giunta dopo che un gruppo di clienti ha intentato una causa contro Spotify presso il tribunale distrettuale meridionale di new York.
Adesso, per fortuna, gli utenti che desiderano riavere indietro i propri soldi dovranno semplicemente contattare l’assistenza clienti del brand e fornire la prova di acquisto. Il 2023 non è stato un anno semplice per Spotify, che oltre alla questione Car Thing ha visto il suo abbonamento mensile aumentare di prezzo (e potrebbe farlo anche nel 2024), senza contare i tanti licenziamenti che hanno colpito quasi il 20% dei dipendenti. Non c’è che dire, la situazione non è delle più semplici. Tornando a quanto accaduto, almeno per i clienti arriverà il giusto e meritato rimborso per un servizio che, a conti fatti, lascerà davvero poco di positivo a tutte quelle persone che lo hanno utilizzato.
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