La decisione del parlamento europeo toglie ogni possibile margine: da ora in poi gravi infrazioni alla guida potrebbero avere effetti ulteriori e più ampi
La sicurezza stradale è un tema su cui si dibatte a lungo e che in Italia è diventato prioritario per il governo in carica. Il ministro Salvini ha modificato il Codice della Strada al fine di prevenire e scoraggiare azioni incoscienti da parte dei guidatori che possono portare ad incidenti e ad altri eventi nefasti.
Già quest’estate, quando le modifiche sono state approvate, si è parlato a lungo della stretta sulla guida in stato di ebbrezza, condizionata dal consumo di sostanze stupefacenti o dall’utilizzo dei telefoni. Più di recente si è discusso dell’abbassamento del limite di velocità a 30 Km/h nei centri abitati e ora arriva una decisione importante dal Parlamento Europeo.
Quest’ultimo ha di recente approvato direttive finalizzate all’uniformare il Codice della Strada in tutto il territorio europeo. I punti principali riguardano la guida in stato d’ebrezza, visto che i valori consentiti cambiano da Paese a Paese, ma anche la velocità massima nei centri abitati e la validità delle restrizioni.
Sebbene le direttive siano state approvate con un largo consenso, adesso spetta a ciascun Paese membro applicarle all’interno del loro territorio con una legge apposita. Ci vorrà dunque del tempo prima che la volontà di uniformare le norme sul comportamento stradale diventi realtà.
Tra le richieste avanzate dagli europarlamentari ci sono l’innalzare la guida senza patente ad infrazione che comporta il ritiro o la sospensione della stessa, così come spicca quella di ritenere la guida al di sopra dei 50 Km/h nei centri abitati un’infrazione grave e dunque meritevole della sospensione della licenza di guida.
A riguardo, tra le proposte c’è anche quella di rendere valido il ritiro della patente in tutta Europa in modo da permettere a chi controlla la sicurezza stradale di sapere – attraverso una banca dati unificata – se un’automobilista è stato sanzionato con un provvedimento simile già in un altro paese della UE.
Se le direttive verranno applicate, i Paesi membri dell’Unione Europea avranno 15 giorni di tempo per comunicare sospensioni e ritiro della patente di un loro cittadino. In questo modo si potrà impedire da principio che un guidatore ritenuto pericoloso possa aggirare la misura semplicemente uscendo dal proprio Paese.
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