La strategia di Toyota per abbassare i prezzi: si pagherà il 40% in meno, è una vera rivoluzione per l’industria delle automobili.
Quando si parla di grandi innovazioni in campo di motori, il Giappone è spesso stato in prima linea. Le aziende del paese del Sol Levante si sono storicamente contraddistinte per un approccio orientato al futuro, basato su una grade ricerca e uno studio approfondito di nuove tecnologie e soluzioni sino a quel momento inesplorate. Toyota, in questo senso, ha avuto un ruolo fondamentale. Il colosso nipponico non a caso è il maggiore produttore di automobili al mondo, proprio per la propria capacità di sapersi reinventare e di anticipare i tempi e le esigenze del mercato.
Non sorprende dunque che, anche sul fronte dell’elettrico, nuova frontiera del mondo dell’automobile, Toyota abbia dato e continui a dare il proprio contributo. Il colosso giapponese, al contrario di altre rivali che hanno scelto di “spostare” la propria produzione esclusivamente verso modelli a zero emissioni, ha deciso di mantenere aperto ogni fronte per quanto riguarda le motorizzazioni. L’azienda continua a lavorare sui modelli green, sia per quanto riguarda le auto solo a batteria che i modelli ibridi, ma nel frattempo continua a sviluppare la tecnologia ad idrogeno e ad investire nella ricerca sui motori tradizionali per trovare soluzione più sostenibili a lungo termine.
Le batterie sono senza dubbio state uno dei principali motivi che sino ad ora ha frenato l’avanzata dei modelli elettrici e ha mantenuto la domanda al di sotto delle aspettative. Non soltanto per il discorso legato all’autonomia (ancora troppo ridotta) o alle tempistiche di ricarica (troppo dilatate rispetto al normale pieno al distributore).
La batteria rappresenta infatti una delle componenti più costose di un’automobile elettrica, ed è in gran parte responsabile della netta differenza di prezzo che esiste tra i modelli elettrici e ibridi e quelli a classico motore a combustione. L’ultima invenzione di Toyota potrebbe però rappresentare una vera svolta in tal senso.
L’azienda giapponese ha infatti annunciato di avere studiato una nuova batteria a litio-ferro-fosfato capace di abbassare i costi di produzione di un’auto elettrica di circa il 40% in meno rispetto alla bZ4X usata attualmente. Il vantaggio, evidentemente, sarebbe ben visibile anche nell’ottica del consumatore, con prezzi di listino ben più contenuti. Si dovrà aspettare un po’ prima di vederla in commercio (dovrebbe essere disponibile non prima del 2026) ma intanto un primo grande passo è stato fatto.
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