I dispositivi touchscreen, pur contribuendo a un design più pulito del cruscotto, rappresentano una crescente fonte di distrazione per i conducenti.
Fino a non molto tempo fa, l’unico elemento in grado di distogliere l’attenzione del conducente era il classico navigatore satellitare.
Questo scenario è radicalmente cambiato con l’introduzione dei sistemi di infotainment, che hanno portato all’interno delle nostre auto schermi sempre più grandi e sofisticati.
Matthew Avery, direttore dello sviluppo strategico di Euro Ncap, ha evidenziato come la tendenza all’utilizzo eccessivo dei touchscreen sia diventata problematica per il settore automobilistico.
La maggior parte dei produttori ha trasferito i comandi principali su questi schermi centrali, costringendo così i conducenti a distogliere lo sguardo dalla strada. In risposta a questa problematica, Euro Ncap introdurrà nuovi test dal 2026 che premiano l’utilizzo di comandi fisici separati per le funzioni basilari dell’auto.
Le nuove normative previste da Euro Ncap mirano a incentivare i produttori ad adottare soluzioni che riducano le distrazioni alla guida.
A partire dal gennaio 2026, sarà impossibile ottenere la valutazione massima di sicurezza senza includere interruttori fisici per funzioni cruciali come gli indicatori di direzione e le luci d’emergenza. Questo rappresenta un chiaro segnale verso un ripensamento della progettazione degli interni auto in favore della sicurezza.
L’Unione nazionale consumatori (Unc) riconosce la necessità di affrontare il problema della “schermificazione” nell’ambiente automobilistico.
Massimiliano Dona, presidente dell’Unc, sottolinea come alcune case automobilistiche abbiano già iniziato a fare passi indietro rispetto all’utilizzo esclusivo dei touchscreen grazie alle pressioni ricevute dai consumatori. Tuttavia, esiste ancora una forte resistenza da parte di quegli attori che hanno fatto dei dispositivi touch un vero e proprio marchio distintivo.
Già nel 2022 si evidenziava come i touchscreen rallentassero significativamente l’esecuzione delle operazioni base rispetto ai tradizionali comandi fisici.
Ulteriormente preoccupante è lo studio condotto nel Regno Unito da Trl nel 2020: utilizzare interfacce simili agli smartphone mentre si guida riduce i tempi di reazione in modo comparabile alla guida sotto effetto dell’alcol o droghe.
In conclusione, questi dati e direttive delineano chiaramente la necessità urgente per il settore automobilistico di riconsiderare l’impatto della tecnologia sulla sicurezza stradale.
La sfida sarà quella di bilanciare innovazione tecnologica ed esigenze pratiche senza compromettere la sicurezza del conducente e degli altri utenti della strada.
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