La Ferrari può vantare un accordo economico milionario che può fare la differenza in chiave futura e sta usufruendo dell’effetto Hamilton
La scuderia di Maranello sta cercando di consolidarsi come seconda forza del campionato e nel frattempo tiene bene a mente quello che deve essere il percorso futuro. Il grande obiettivo è battere Verstappen nel 2025.
La Ferrari sa benissimo che per arrivare al livello della Red Bull il lavoro svolto fino a questo momento non è ancora sufficiente. Per compiere un ulteriore step in avanti c’è bisogno di compiere qualche altro passo verso la perfezione, a cominciare dai piloti. Per questo Frederic Vasseur, in accordo con John Elkann, ha deciso di mettere sotto contratto Lewis Hamilton per il 2025, nella speranza di poter ottenere dal pilota inglese quell’esperienza di successo di cui c’è tanto bisogno a Maranello. I vari Alonso e Vettel arrivarono in Italia come campioni già affermati, ma di certo non con il pedigree che può vantare il driver britannico.
Il team principal della Ferrari ha sottolineato come l’arrivo di un fenomeno del genere non aiuta solamente dal punto di vista tecnico la squadra a progredire, ma anche sotto il profilo della mentalità vincente. Inoltre c’è da considerare l’aspetto economico, visto che con un Hamilton dalla propria parte si possono firmare accordi molto più vantaggiosi anche a livello di sponsor.
Ferrari, l’effetto Hamilton ripaga subito: firma milionaria con HP
L’ultimo esempio in casa Ferrari di sponsorizzazione milionaria, è l’accordo appena comunicato con la multinazionale statunitense dell’informatica Hewlett-Packard (HP) che diventa così da subito il title sponsor della Rossa. Il contratto è stato annunciato guarda caso prima del Gran Premio di Miami, per sfruttare la connessione con il mercato americano.
Questa firma risulta molto importante perché un vero title sponsor mancava a Maranello dal 2021, dai tempi di Mission Winnow (Marlboro).
Le cifre della sponsorizzazione non sarebbero inferiori a quelle che la Red Bull percepisce ormai da anni da Oracle, ovvero una cifra di circa 100 milioni di dollari all’anno. Si parla quindi di circa il 70% di quello che ogni stagione rappresenta il budget cap delle scuderie di Formula 1. Un’ottima mossa per migliorare gli sforzi sotto il profilo tecnico e provare a recuperare ulteriormente terreno. Chissà che proprio grazie a questa cifra non si possa convincere anche Adrian Newey ad aggregarsi alla compagnia, per costruire il dream team che tutti sognano.
