
Addio all'idrogeno, decisione irreversibile - www.FlopGear.it
Addio anche a questo grande progetto, la casa europea si è vista obbligata a staccare la spina, forse per sempre.
Nel panorama sempre più competitivo della mobilità sostenibile, Stellantis annuncia un cambio di rotta significativo, rinunciando definitivamente alla tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno. La decisione segna un ulteriore passo verso la supremazia dei veicoli elettrici a batteria, lasciando l’idrogeno in una posizione di marginalità nel settore automotive.
Stellantis, il colosso italo-franco-americano, ha comunicato la chiusura del suo programma dedicato allo sviluppo delle celle a combustibile a idrogeno. Questa scelta comporta la sospensione della produzione in serie dei furgoni Pro One alimentati a idrogeno presso gli stabilimenti di Hordain in Francia e di Gliwice in Polonia. L’azienda segue così l’esempio di Renault, che ha interrotto i propri progetti sull’idrogeno già alla fine del 2024.
La decisione arriva in un momento in cui, nonostante alcuni studi – come quello recentemente pubblicato dall’International Council on Clean Transportation (ICCT) – abbiano evidenziato che le auto a idrogeno prodotte da fonti rinnovabili possono risultare più pulite rispetto alle BEV (battery electric vehicles), il vantaggio ambientale rimane marginale. Inoltre, la complessità tecnica e infrastrutturale della tecnologia a idrogeno continua a rappresentare un ostacolo rilevante.
Le ragioni dietro l’abbandono del progetto
Il gruppo Stellantis ha motivato la chiusura del programma con vari fattori chiave. Innanzitutto, la scarsità delle infrastrutture di rifornimento è un problema insormontabile: in Italia, ad esempio, gli investimenti per le stazioni di idrogeno sono quasi esclusivamente concentrati nell’area di Venezia-Mestre. Questa limitata capillarità rende difficoltoso promuovere un’adozione su larga scala di veicoli alimentati a idrogeno.
In secondo luogo, l’elevato fabbisogno di capitale e la necessità di incentivi più corposi per incentivare l’acquisto da parte dei clienti rappresentano un ulteriore freno. Alla luce di questi elementi, Stellantis non prevede di introdurre veicoli commerciali leggeri a idrogeno prima della fine del decennio.
Jean-Philippe Imparato, Chief Operating Officer per l’Europa allargata di Stellantis, ha spiegato: “In un contesto in cui l’azienda si sta mobilitando per rispondere alle stringenti normative europee sulle emissioni di CO2, abbiamo deciso di interrompere il nostro programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile a idrogeno. Il mercato dell’idrogeno rimane un segmento di nicchia, privo di prospettive di sostenibilità economica a medio termine. Dobbiamo fare scelte chiare e responsabili per garantire la nostra competitività e soddisfare le aspettative dei nostri clienti con la nostra offensiva di veicoli elettrici e ibridi per passeggeri e veicoli commerciali leggeri”.

Nonostante la chiusura del progetto a idrogeno, Stellantis ha sottolineato che non vi saranno ripercussioni negative sugli stabilimenti coinvolti nella produzione dei veicoli a celle a combustibile. Le linee produttive verranno riallocate verso altri programmi, probabilmente concentrandosi ulteriormente sullo sviluppo di veicoli elettrici a batteria e ibridi.
Questa scelta si inserisce in un contesto più ampio di investimenti e strategie che vedono l’auto elettrica come la principale soluzione per il contenimento delle emissioni di CO2 e per il raggiungimento degli obiettivi ambientali europei entro il 2030 e oltre. L’abbandono dell’idrogeno da parte di un gruppo di tale portata come Stellantis rappresenta un segnale chiaro sulle difficoltà che questa tecnologia continua a incontrare, nonostante gli sforzi e le speranze riposte in essa da alcuni operatori del settore. La mobilità elettrica, con la sua rete infrastrutturale in continua espansione e i progressi tecnologici sulle batterie, sembra ormai il punto di riferimento per il futuro prossimo dell’industria automobilistica.