Auto elettriche vendite si bloccano: “Finito l’effetto incentivi”

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Svanito l’effetto incentivi sulle immatricolazioni auto in Italia. Dopo la crescita del 15% registrata nel primo mese del bonus auto (giugno) e il +4,7% di luglio arriva la batosta.

Nel mese scorso abbiamo assistito a un crollo delle registrazioni del 13,4% rispetto ad agosto 2023, con poco più di 69mila autovetture immatricolate in Italia stando ai dati comunicati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit).

Vendita auto elettriche stop
Si bloccano le vendite delle auto elettriche (FlopGear.it)

Forte calo per le immatricolazioni di Stellantis in Italia: sono state 17.132, il 32,4% in meno dello stesso mese del 2023. La quota di mercato scende dal 31,8% al 24,8%.

A sorprendere in negativo sono soprattutto i dati sulle immatricolazioni delle auto elettriche. Dopo l’esaurimento degli incentivi Ecobonus nella fascia 0-20 g/km di CO2 le vendite di auto green continuano a deludere, registrando un -40,6% rispetto ad agosto 2023. Nel mese scorso sono state immatricolate in Italia 2.410 vetture full electric, con una quota di mercato pari al 3,5% dal 5,1% dello stesso mese dell’anno precedente.

Auto elettriche: un mercato in affanno

“I dati indicano nuovamente un andamento molto confuso del mercato”, commenta il presidente di Motus-E, Fabio Pressi. Per evitare “un pericoloso andamento a strappi del mercato diventa fondamentale una rapida e chiara pianificazione degli strumenti incentivanti discussi nell’ultima riunione del Tavolo Automotive”, sottolinea Pressi.

Ma c’è una buona notizia: l’effetto incentivi porta in lieve crescita il consuntivo dei primi otto mesi dell’anno. Le immatricolazioni auto toccano quota 1.080.447 con una crescita del 3,8% sullo stesso periodo dell’anno precedente.

Auto elettriche calo
Decisione sulle auto elettriche (FlopGear.it)

La transizione verso l’elettrico è “in evidente affanno”, ricorda Massimo Artusi di Federauto; senza adeguati stimoli da parte del governo il mercato dell’elettrico è destinato a un sostanziale immobilismo piuttosto che a una crescita spontanea e costante nel tempo.

L’auspicio è che la nuova Commissione europea possa davvero porre il settore automotive al centro di un dibattito condiviso superando la logica attuale che ha dimostrato tutti i suoi limiti.

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