Una notizia sconvolge il mondo della Formula Uno con il ritorno che è ufficiale. Finalmente i tifosi potranno vederlo nel paddock di nuovo.
A volte, è proprio il caso di dirlo, ritornano: raramente una persona che ha avuto a che fare con il mondo della Formula Uno riesce poi a distaccarsene del tutto, è il caso di piloti – gente come James Hunt o Mark Gené Guerrero che ha seguito la carriera di telecronista per lo sport dopo quella di atleta – ma anche di dirigenti – come lo storico Bernie Ecclestone che solo nel 2017 ha dato l’addio ufficiale alla FIA alla veneranda età di 87 anni – che faticano a lasciarsi alle spalle questo mondo.
Il ritorno di cui parliamo oggi però è molto più incredibile in quanto riguarda un celebre dirigente che ha subito un brusco allontanamento – seppur temporaneo – dal paddock della Formula Uno in quello che è stato uno degli scandali peggiori della storia di questo sport. A sancire il ritorno di questa personalità che ha una enorme esperienza nel mondo del motorsport sono state con tutta probabilità le brutte prestazioni della squadra che ha bisogno di linfa vitale.
Ci riferiamo alla scuderia Alpine che ha iniziato molto male questa stagione e rischia di finirla peggio: al momento in cui scriviamo queste righe, il team francese si trova alla settima posizione su dieci in classifica costruttori con appena cinque punti a fronte di una stagione precedente in cui la squadra aveva quanto meno lottato per i primi cinque posti, ad un certo punto. Urgono misure drastiche.
Flavio Briatore torna in Formula Uno
L’imprenditore italiano Flavio Briatore è sicuramente una personalità polarizzante ma, al livello di risultati, resta uno dei nomi più importanti della Formula Uno mondiale. Nel 2005 e nel 2006 fu in grado di prendere le redini in qualità di Direttore Esecutivo della Renault, scuderia dalle cui ceneri è nata Alpine e di centrare due storici titoli mondiali. Questo fino allo scandalo del 2008 in cui Nelson Piquet Junior gli muoverà contro pesanti accuse. L’imprenditore fu assolto ma per ben 15 anni è rimasto lontano dal mondo della Formula Uno, forse anche per via di tutto ciò che successe quell’anno.
Riassumendo in poche parole, Briatore fu inizialmente radiato fino al 2013 dalla FIA perché il pilota brasiliano lo accusò di avergli ordinato di creare un incidente ad hoc al GP di Singapore del 2008 per favorire il compagno di squadra Fernando Alonso, circostanza da cui però una successiva indagine ha scagionato il team francese e l’imprenditore che adesso, nel momento di maggior bisogno, torna a vestire i panni di dirigente nella squadra transalpina.
Il team Alpine ha ritenuto di avere bisogno di tutta l’esperienza di Briatore che è ufficialmente il nuovo Consulente Esecutivo della squadra di F1 francese. La decisione arriva proprio da Luca De Meo, CEO del Gruppo Renault con la seguente comunicazione ufficiale: “Briatore si concentrerà prevalentemente sulle aree di alto livello del team, tra cui lo scouting dei migliori talenti a livello di piloti, la messa in discussione del progetto esistente valutando l’attuale struttura e la consulenza su alcune questioni strategiche all’interno dello sport”.
Torna Briatore, il team: “Si guarda al futuro”
In poche parole, Briatore avrà l’ultima parola su praticamente tutte le decisioni cruciali che la squadra dovrà prendere nel corso della stagione, una decisione che forse smuoverà qualcosa per un team che spreca il suo potenziale rimanendo bloccato nei bassifondi della classifica. E’ solo l’ultima decisione che tenta di smuovere qualcosa nella squadra e a quanto pare, Briatore si starebbe già muovendo: indiscrezioni parlano di un accordo con Mercedes per la fornitura di nuovi motori a partire dal 2026, vedremo se questa iniziativa cambierà la situazione.
Ma cosa ne pensano nella scuderia di questo grande ritorno? “Non mi preoccupo del passato, guardo sempre al futuro e cerco di fare il possibile per migliorare la nostra squadra”, rivela il team principal della scuderia Bruno Famin riguardo questa decisione.
E di guardare al passato Alpine non ne ha proprio voglia: la squadra ha cambiato nome quattro anni fa dopo un buon quarto piazzamento che ha concluso la storia della Renault in F1; dopo un timido quinto posto ottenuto nel primo anno di attività – era il 2021 – ed un ottimo quarto arrivato al team BTW Alpine F1 nel 2022, lo scorso anno la scuderia ha chiuso il mondiale al sesto posto, con ben 160 punti in meno della diretta rivale Aston Martin. Quest’anno, rischia di andare ancora peggio.
