
Cesare Bocci, noto per il suo ruolo nel Commissario Montalbano, è un personaggio che non si limita alla recitazione. La sua passione per i motori e le automobili emerge in ogni racconto dei suoi trascorsi da automobilista, dalle esperienze giovanili alla guida di una Fiat 500, fino all’uso della moderna Nissan Qashqai e-Power. La sua storia personale è caratterizzata da aneddoti che raccontano non solo la sua esperienza di guida, ma anche un amore profondo per la libertà e l’avventura on the road.
Il primo amore: la Fiat 500
Tra i ricordi più vividi di Cesare ci sono sicuramente le avventure a bordo della sua Fiat 500. Questa piccola vettura, iconica della storia automobilistica italiana, ha accompagnato Bocci durante gli anni della sua gioventù. Nonostante fosse una macchina più che datata, ripercorrere l’epoca della Fiat 500 è un viaggio nostalgico. “Con la mia Fiat 500 non avevo paura di nulla,” racconta. “Era perfetta anche per la neve, un vero e proprio bolide sul ghiaccio. Mai utilizzato catene, e eravamo in sette a viaggiare verso le serate danzanti.”
Le dinamiche della Fiat 500 erano uniche, e Cesare ricordava come ogni viaggio fosse un’avventura. “Ho dovuto fare alcuni interventi di manutenzione, come sostituire il sedile con tavole di legno per rinforzarne la struttura,” spiega. Queste esperienze hanno plasmato non solo il suo approccio alla guida ma anche il suo carattere avventuroso. La 500 rappresentava non solo un mezzo di trasporto, ma un compagno di vita con cui vivere momenti indimenticabili.
Aneddoti sulle avventure in auto
Un episodio memorabile risale ai tempi dell’università, quando Cesare si trovò ad affrontare un guasto imprevisto alla sua Fiat. “Il filo dell’acceleratore si ruppe improvvisamente mentre tornavo a casa,” narra, divertito. “Ho dovuto ingegnarmi legando un laccio all’asticella dell’acceleratore e accelerando con la spalla.” Una situazione che potrebbe apparire difficile si trasformò in un’occasione per mostrare la propria intraprendenza. Anche quando la frizione cedette, lui e i suoi amici non si arresero e riuscirono a ripartire con una spinta. Questi racconti non fanno che avvalorare la sua personalità vivace e positiva.
Passione per i go-kart
L’amore di Cesare per i motori non si ferma a macchine storiche, ma si estende anche ai go-kart, una pratica che ha scoperto attraverso eventi di beneficenza. “Ho iniziato grazie a Rock No War, organizzazione che sostiene iniziative per la solidarietà,” racconta. Con il tempo, ha partecipato e organizzato gare che hanno visto la presenza di attori e colleghi famosi, rendendo questi eventi una combinazione perfetta di competizione e beneficenza.
Bocci si distingue nel suo team, ma non per abilità superiori, quanto perché, essendo parte dell’Anffas, il supporto era garantito. “Mi divertivo, ma ci si aiutava a vincere,” scherza. Anche il fratello ha avuto il suo momento di glorie, seppur non senza qualche frizione, visto la sua velocità “lumacosa” sul circuito. Questo aspetto del suo carattere, incline al gioco e alla competizione, è senza dubbio rappresentativo del suo approccio alla vita.
Automobili di ieri e di oggi
Dopo la Fiat 500, Cesare ha guidato diverse auto, una delle più significative è stata la Citroën Ds, un vero e proprio “mitico squalo” che ha definito come una delle sue vetture preferite. L’esperienza con la Ds lasciò un segno speciale nella sua memoria: “Quando l’ho dovuta vendere, ho sentito di aver perso un pezzo di cuore.” Tuttavia, la vita a Roma ha richiesto un cambiamento. Per dieci anni ha optato per uno scooter, più adatto per districarsi nel traffico della capitale.
Dopo una brutta esperienza in una giornata di pioggia, decise di tornare in auto e si procurò una Honda Cr-v usata, che mantenne per un decennio. Oggi, Cesare guida una Nissan Qashqai e-Power, un’auto che lo fa sorridere. “Ha una ripresa formidabile, sembra un missile,” afferma. Questo veicolo rappresenta una fusione di modernità e praticità, perfetto per le sue esigenze quotidiane.
Le avventure automobilistiche di Cesare Bocci non solo rischiarano il suo passato, ma continuano ad alimentare la sua natura avventurosa e la sua storia. La sua carriera, unita a questa passione per i motori, crea un affascinante racconto di vita che, tuttal più, riflette il suo spirito.