Batterie, arrivano quelle della Formula1: addio peso, tutta potenza

La Formula 1 è il punto di riferimento per le innovazioni automobilistiche e ora si punta su delle batterie mai viste prima.

Lo sviluppo automobilistico in questi anni sta subendo una serie di variazioni a dir poco sensazionali, si sta infatti virando in modo netto e deciso verso una mobilità del tutto elettrica. Questo sta dividendo l’opinione pubblica, con molti che ritengono che ci siano anche altre soluzioni per raggiungere un sistema ecologico.

Batteria da F1, che potenza
Le batterie da F1 (Ansa – flopgear.it)

Non ci sono dubbi sul fatto che anche la F1 stia cercando in tutti i modi di avvicinarsi a un altro stile e un approccio ben più sostenibile. Lo si vede da come siano molto più limitanti al giorno d’oggi i regolamenti che portano all’utilizzo delle gomme o anche il solo fatto di non poter eccedere con il numero di propulsori in una stagione.

Le monoposto di F1 odierne sono ibride, dal 2014, con la componente elettrica che dal 2026 sarà ancora più importante. Ecco dunque come mai anche le grandi aziende che studiano nuove batterie per le vetture di tutti i giorni, hanno comunque modo di prendere spunto proprio dalle auto delle più importanti gare al mondo, come accaduto per esempio in Svezia.

Chalmers University of Technology: ecco le nuove batterie

La Svezia al momento è una delle nazioni che sta cercando maggiormente di rinnovare il mondo delle quattro ruote e virare sull’elettrico. Lo si vede non solo con i continui cambiamenti in casa Volvo, ma anche da come i dati legati alle vendite delle auto elettriche siano schizzate alle stelle nel 2023.

Chalmers University of Technology e le nuove batterie
Chalmers University of Technology (chalmers.se – flopgear.it)

Per questo motivo la Chalmers University of Technology, con sede a Goteborg, ha deciso di approfondire lo studio sulle batterie delle auto, sfruttando il concetto delle fibre di carbonio, il medesimo approccio che avviene in F1. L’utilità di questo materiale è incredibile, è infatti leggera, ma allo stesso tempo anche straordinariamente resistente.

In Svezia dunque si sta studiando la progettazione di queste batterie, in modo tale che possano espandersi su scala mondiale, proprio con l’utilizzo della fibra di carbonio, così da utilizzare degli strumenti prestazionali e che allo stesso tempo non vadano a intaccare il peso dell’auto.

Per far sì che ciò avvenga è necessario apportare modifiche al telaio dell’auto, facendolo così diventare un accumulatore di energia. Dunque si sta lavorando sempre di più per avvicinarsi al concetto di mobilità sostenibile e di alto livello prestazionale, cercando di far ricredere anche i più scettici.

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