Marco Simoncelli ci ha lasciati ormai 13 anni fa quasi, ma il suo ricordo è vivo in tutti noi. Un ex pilota della MotoGP fa discutere.
Era il 23 di ottobre del 2011 quando nel calendario della MotoGP era in programma il Gran Premio della Malesia di quell’anno, una gara assolutamente inutile, visto che il mondiale era già stato assegnato alla Honda di Casey Stoner, assoluto dominato di quella stagione. Marco Simoncelli era in un ottimo periodo di forma e voleve ottenere un altro podio, ma la sua partenza fu difficile, su una moto che non sembrava ben assettata, tanto da fargli perdere posizioni nei primi passaggi.
Tutti sappiamo cosa accadde in seguito, con l’incidente mortale che ce lo portò via improvvisamente, strappando alla vita un ragazzo meraviglioso ed un talento incredibile, che senza dubbio avrebbe segnato la storia della MotoGP. A distanza di quasi 13 anni dalla sua morte, si è tornato a parlare di Simoncelli, per un motivo sicuramente delicato, visto che sono arrivate alcune parole su di lui da parte di un ex pilota. Ecco i dettagli.
MotoGP, Pedrosa torna a parlare di Simoncelli
Marco Simoncelli era uno dei piloti più aggressivi dell’intera MotoGP, e nel corso della stagione 2011, finì sotto accusa diverse volte, a tal punto che, dopo la sua morte, il padre di Jorge Lorenzo affermò che il Sic se l’era cercata. Non mancarono le polemiche per quella affermazione, ma è vero che il nativo di Coriano a volte andò oltre il limite, come nel caso di un contatto con Dani Pedrosa, che costò una frattura allo spagnolo.
In un’intervista riportata da “Mowmag.com“, Pedrosa ha parlato proprio dell’atteggiamento di Simoncelli in quegli anni, mettendo in mezzo anche un altra leggenda della MotoGP, ovvero Valentino Rossi, grande amico del Sic: “Già nelle categorie minori, Simoncelli venne messo in guardia sul modo nel quale doveva guidare. In top class ci furono discussioni per lo stesso motivo con piloti come Lorenzo e Stoner, ed io credo di aver fatto bene quella volta ad arrabbiarmi ed a non stringergli la mano, doveva ricevere un avvertimento“.
Pedrosa ha poi aggiunto, citando anche il pilota di Tavullia: “Lui guidava in maniera fin troppo aggressiva, l’unico che lo incoraggiava a quei tempi era Valentino Rossi, da come mi ricordo“. Quelle di Pedrosa sono probabilmente parole che rispecchiano la realtà dei fatti, ma a noi, il nostro Sic piace ricordarlo così com’era.