Cinque livree one-off che non ricordi

Allacciate il casco e indossate la vostra tuta per scoprire cinque livree “speciali” della MotoGP che in molti avranno dimenticato. Livree brutte MotoGP. Livree brutte MotoGP.

Non solo moto dai colori spettacolari e memorabili: il motomondiale è stato anche teatro di livree tutt’altro che indimenticabili. Colorazioni spesso temporanee, ma – fortunatamente – dimenticate da molti. Livree brutte MotoGP

  • YAMAHA FORTUNE ESTORIL 2004, Marco Melandri

Cominciamo con il botto, la prima moto analizzata è forse una delle più iconiche del decennio passato. Soprannominata Spiderman, venne utilizzata dal Macho Melandri in Portogallo nel lontano 2004.

Viene inserita in questa lista soprattutto per un motivo, la sobrietà. Chissà cosa avranno immaginato gli altri piloti in griglia, quando si sono trovati di fronte una moto con indosso un costume di Carnevale. I colori richiamano ovviamente il mitico supereroe Spiderman, e la carena presenta inoltre i due occhioni del personaggio. Purtroppo, nonostante questa stravagante idea la gara per il pilota di MotoGP e Superbike, terminò in maniera prematura al settimo giro decretando il suo ritiro dalla corsa. livree brutte motogp

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Yamaha fortune estoril Melandri – Bing images
  • HONDA 500 MUGELLO 2001, Valentino Rossi

A sorpresa troviamo la mitica Honda 500. Facendo un tuffo nel passato ci troviamo in Italia, precisamente al Mugello, terra di dominio per una decina di anni del 9 volte campione del mondo Valentino Rossi. Il pesarese  è noto a tutti per i suoi stravaganti colori sulle moto o temi particolari sui suoi caschi, però forse qui si è toccato leggermente il limite.

Con un concept decisamente vintage, la NSR presenta un look molto particolare. Il giallo fluo caratteristico di quella stagione, è sostituito da una combo colori azzurro e bianca. La carena totalmente addobbata con fiori, vede spiccare il classico logo Nastro Azzurro che ha accompagnato Rossi nei primi anni di carriera.

Ai giorni nostri questa livrea potrebbe far storcere il naso ad alcuni appassionati.

Yamaha 500 Valentino Rossi, Mugello 2001 – Bing images

  • Ducati Philip Island 2009, Casey Stoner

Anche la Ducati si è distinta, in un’occasione, per la livrea. Philip Island è il circuito di casa dell’australiano Casey Stoner e per l’occasione il pilota ha voluto stravolgere i colori “sociali” della moto di Borgo Panigale. La ducati è famosa da sempre per il suo colore Rosso, ma per il 758° GP della storia del motomondiale si è voluto fare qualcosa di speciale.

Nonostante sia anche bella da vedere con questa bandiera australiana, manca purtroppo l’elemento che contraddistingue la moto italiana, ovvero il classico rosso Ducati, questa volta quasi totalmente inesistente. Per questo motivo è inserita nella lista delle livree “Flop”.

Casey dominò il gran premio con buona pace di Valentino Rossi, che in quell’anno vinse il suo nono titolo.

  • Hayate Stagione 2009

I meno appassionati si staranno chiedendo, cos’è Hayate? Vi dò una mano io: l’Hayate Racing, ora conosciuta come Forward Racing team conosciutissimo in Moto 2, è stata l’ultima Kawasaki in pista nella MotoGp. A causa della grave crisi finanziaria del 2008, il team ufficiale lasciò nelle mani del team svizzero il motore della Kawasaki. Con grande dispiacere dei fan della casa di Minato, il 2009 fu l’ultimo anno di una Kawasaki nel motomondiale. Chissà se un giorno ritornerà nel paddock della classe regina.

Nonostante non sia una Ninja ha dimostrato di riuscire parzialmente a competere, migliorando leggermente i risultati disastrosi del 2008 centrando anche un podio con Marco Melandri al Gran premio francese di Le Mans.

Il problema arriva proprio nella scelta della livrea utilizzata nel 2009, la quale non permette alla moto di essere una Kawasaki. La livrea presenta solamente il nero come colore principale, rendendola quasi una moto da test. Il verde smeraldo che la contraddistingueva nelle passate stagioni, viene totalmente eliminato.

Per fortuna, la casa giapponese ha ritrovato fortuna e competitività nella categoria delle derivate stradali, per la felicità degli appassionati delle due ruote.

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  • Honda HRC Aragon 2011

Siamo arrivati alla fine di questa selezione con l’ultima livrea speciale. Il 2011 è l’anno delle tre Honda ufficiali, guidate da Casey Stoner, Daniel Pedrosa e il nostro Andrea Dovizioso. La gara spagnola parlò totalmente HRC con due delle tre moto totali a podio e addirittura vide Stoner come vincitore. Livree brutte MotoGP

In questa gara il team Repsol decise di utilizzare una livrea alternativa, decisamente particolare. Il colore primario scelto fu un arancione chiaro, affiancato da delle stelle bianche su tutta la carena e inoltre numero di gara e nome del team vennero rappresentati in maniera stilizzata.

Forse questa scelta decisamente ambigua, portò fortuna al pilota australiano che a bordo della sua RC212V vinse il suo secondo titolo mondiale. livree brutte motogp

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Siamo giunti alla fine di questa rapida carrellata delle livree più bizzarre su due ruote. Quali sono per voi le livree “flop” nella storia della MotoGP? Fatecelo sapere su Instagram!

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